PELLEGRINAGGIO U.P. 17 – 19 MAGGIO 2019

CORTONA – CAMALDOLI – POPPI – BIBBIENA – AREZZO – CASENTINO 

Durante il 1° pellegrinaggio come u. p. svoltosi nei giorni 17 – 18 e 19 maggio in Toscana tra le suggestive colline del Casentino, ci sono stati momenti nei quali sono state ricordate persone e situazioni diverse della nostra u.p.

Il pregare ogni giorno le lodi e i vespri assieme, ha contribuito a farci sentire davvero pellegrini e  a tenere vivo il nostro sentirci comunità in cammino…o meglio comunità in pellegrinaggio.

Questi giorni hanno dato la possibilità ai pellegrini di apprezzare con gli occhi di credenti, le testimonianze di come si viveva la vita di fede e non solo attraverso l’arte.

Vicino a Cortona, nella chiesa dell’Eremo delle Celle, fondato da San Francesco, è stata celebrata la S. Messa di inizio del pellegrinaggio; proseguendo poi verso la città di Cortona, di origine etrusca, raccolta dentro ad un’alta cinta muraria, rimane fra gli altri il ricordo di Santa Margherita da Cortona, la sua vita mette in luce le faticose relazioni familiari, molto simili a quelle dei nostri giorni. Il suo radicale cambiamento di vita la porta a servire i poveri, ovvero Cristo, arrivando fino alla santità.

La tappa successiva del pellegrinaggio si è svolta al  Monastero di Camaldoli, abitato da monaci benedettini, ove si trova la possibilità di essere accolti nella Foresteria per un approfondimento personale, culturale e/o spirituale. Qui si trova anche l’Antica Farmacia dei monaci camaldolesi ben fornita di  prodotti di vario tipo.

Qualche chilometro sopra il monastero si trova il “Sacro Eremo di Camaldoli”, nel quale vivono attualmente 9 monaci eremiti di cui 1 itinerante.

Qui si assapora come la chiamata alla vita eremitica sia del tutto “speciale”; ogni monaco mette a “disposizione” il silenzio, la preghiera, lo studio, il lavoro…. la sua vita,  non per se stesso ma per tutta la chiesa… tutta l’umanità, in questa logica includendo anche se stesso.

Si è proseguito poi per Poppi, visitando oltre che alla chiesa e un piccolo museo di oggetti sacri, l’oratorio della Madonna del Morbo.

Ci si è poi diretti verso Bibbiena la cui meta principale è stato il Santuario di Santa Maria del Sasso, questo nome perché la Madonna è apparsa ad una bambina sopra ad un sasso.

La domenica, diretti  verso la tappa ultima, ad Arezzo è stata celebrata la Santa Messa in una chiesa parrocchiale vicino al centro della città (SS. Annunziata), per proseguire poi verso alcune chiese del centro, compresa la cappella nel Duomo di San Francesco, nei quali affreschi di Piero della Francesca è raccontata la Storia della Vera Croce.